Lo scorso 16 settembre, nell’incantevole cornice del Forte dell’Annunciata di Ventimiglia (attiguo al nuovo porto di Cala del Forte, che aprirà i battenti alle prime imbarcazioni già dalla metà del prossimo ottobre), nel pieno rispetto delle normative di sicurezza previste per l’emergenza sanitaria legata al Covid 19, si è svolto “Strategia di cooperazione transfrontaliera… per tornare a volare”, il primo convegno organizzato dall’Associazione Sportello Italia nel Principato di Monaco dopo il periodo di lockdown. Un evento, questo, moderato dalla giornalista Chiara Osnago Gadda, che con relatori autorevoli tra cui il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino, il nuovo ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco, S.E. Giulio Alaimo alla sua prima uscita pubblica  ufficiale, Laurence Garino, direttrice del Welcome Office di Monaco, Laurence Navalesi, consigliera municipale e metropolitana, delegata alle relazioni Franco – italiane, Marco Scaiola, assessore all’urbanistica della Regione Liguria, Marco Cornacchia, direttore del porto di Cala del Forte, Eric Althaus, patron di Althaus Luxury Yachting e Marco Masella, presidente della Scuola di Palo di Milano, si è posto l’obiettivo di illustrare ad un autorevole e selezionato pubblico le tematiche attuali riguardo al Covid 19, analizzando la situazione della Regione Liguria e in particolare, l‘ attività imprenditoriale che riguarda i transfrontalieri con il Principato e la Francia (Nizza).

Marco Masella, presidente della Scuola di Palo Alto

Nondimeno, Marco Masella, presidente della Scuola di Palo Alto (la più autorevole business school italiana non accademica) in un’edizione speciale legata al territorio, ha consegnato i Positive Business Award – l’autorevole premio nazionale di cui la scuola è fondatrice ed organizzatrice – a Regione Liguria e ad alcuni personaggi di prestigiose aziende, tra cui Edelman Italia, nella figura del suo amministratore delegato Fiorella Passoni; Oman Aviation; Davide Jacquin, imprenditore e promotore immobiliare di Construction Immobilier di Monaco; NIRP dei fratelli Ghione; Gabriele Maquignaz, artista contemporaneo, padre fondatore del Movimento Artistico Aldilà.

L’artista Gabriele Maquignaz, padre fondatore del Movimento Artistico Aldilà
La “Cravatta del Faraone”, opera d’arte nata dalla collaborazione
tra il maestro Maquignaz ed il gioielliere Marcello Giansante

L’artista, che è colui che per la prima volta nella storia dell’arte ha superato i vincoli dello spazio – tempo, ha voluto dedicare il premio al compianto Philippe Daverio, lo storico dell’arte e scrittore che credeva moltissimo nell’artista e proprio con lui e lo storico e critico d’arte Guido Folco, lo scorso febbraio in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano, in occasione della presentazione del volume edito da Skira “Gabriele Maquignaz. La Porta dell’Aldilà” aveva incantato la platea milanese aprendo “La porta dell’Aldilà”, una performance, mistica, spirituale e concettuale, attraverso un taglio ragionato e concettuale sulla tela, legando per sempre le due dimensioni dell’arte.

Al termine del convegno, sulla suggestiva terrazza del Forte, diretto verso il mare e l’infinito, Maquignaz questa volta ha letteralmente ammaliato il pubblico presente con l’apertura del “Portale dell’Aldilà”, con una performance molto suggestiva, realizzata per la prima volta sul metallo con una particolare forma di incisione al plasma: un evento che resterà nella storia, rappresentativo, ancora una volta, della sua ricerca di una dimensione umana e spirituale che va al di là del tangibile, e rielabora da sempre il concetto di forma – volume – tempo – spazio in scultura e pittura.

Infine durante il cocktail sulla magnifica terrazza del Forte , il pubblico ha potuto degustare il catering offerto dall’azienda “Il Melograno” di Sant’Arcangelo di Romagna e i pregiati vini della cantina “ La Madelene” e apprezzare i gioielli del maestro dell’alta gioielleria di Valenza, Marcello Giansante, patron di Giansante Gioielli, e l’esposizione esclusiva del “Velo di Cleopatra” e della “Cravatta del Faraone” (quest’ultima una vera e propria opera d’arte nata dalla collaborazione con il maestro Maquignaz), entrambi capolavori dell’artigianato Made in Italy, realizzati in un preziosissimo tessuto d’oro, totalmente lavorato a mano.